Salone del Gusto, la storia rivoluzionaria dei fagioli di Timor Est e altri racconti (di biodiversità)

È una delle novità dell’edizione del Salone del Gusto 2022: è il sentiero della biodiversità, dove i delegati di Slow Food, coltivatori di tutto il mondo, portano i loro semi, cereali, legumi e frutti perché i visitatori possano scoprirli. Un lungo tavolo lungo il quale si incontrano i mille colori della biodiversità, e i mille volti di chi porta felice i suoi prodotti a conoscere il resto del mondo. Con le storie più incredibili.

Come quella del mais, del riso e dei fagioli di Timor Est, isola dell’estremo oriente tra l’Australia e l’Indonesia, "una delle nazioni più giovani del mondo - racconta il coltivatore di riso Teodosio Ximenes - che ha da poco conquistato l'indipendenza dopo 24 anni di conflitto, durante i quali i nostri guerriglieri asserragliati sulle montagne sono sopravvissuti proprio grazie a questo cibo".

"Qui si scoprono, ad esempio, le tante forme dei legumi e i tantissimi colori del mais - spiega Ottavia Pieretto di Slow Food Internazionale - Mostriamo quanto meravigliosa sia la biodiversità e quanto sia importante mangiare biodiverso per tutelare i suoli, l’ambiente ma anche la salute".

Di Giulia Destefanis

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